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Sabato 28 Aprile ore 21
Domenica 29 Aprile ore 18
Naufrag(h)i – Anatomia di un trauma
atto unico ispirato da “Il Marinaio” di Fernando Pessoa
“Cos'è dunque ogni cosa!
Com'è che essa passa?
Com'è dal di dentro,
la maniera in cui passa?”
Perché portare in scena un dramma statico, scritto per essere letto ma non ascoltato?
Questa è stata una delle domande che hanno costellato l'incubazione dello spettacolo, a cui abbiamo trovato la soluzione più semplice: perché è un dipinto, che tenta di immortalare una realtà definibile che si chiude invece con l'ineluttabilità della realtà oggettiva. L'impalpabilità del testo e le sue continue inversioni ci hanno colpito per la fertilità d'immagine e immaginario che pagina dopo pagina Pessoa stende.
Sul testo viene fatto un ulteriore lavoro di scomposizione, dove ogni singola frase trova una sua collocazione simbolica nella dinamica rappresentata in scena che si svolge nel non-
L'azione scenica si srotola sul dualismo dialogo-
Lo scopo dello spettacolo è diretto e impietoso: far si che davanti all'incomunicabilità e l'indicibilità non ci si senta soli nell'afasia e nel congelamento emotivo che il trauma reca con sé. Dall'ascolto e dall'azione scenica il pubblico viene incalzato e suggestionato, e la suggestione diventa il setaccio attraverso cui lo spettatore trova il suo dramma statico, il suo Marinaio e la sua risposta intima e personale.
il cast:
Martina Mastroianni
curriculum
Alessia Sala
curriculum
Francesco D'Ippolito
curriculum
Davide Colnaghi
curriculum
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